martedì 3 aprile 2012

Quale mercato.....

Con il documento sulla riforma del mercato del lavoro riteniamo di aver assistito all'ennesima azione mistificatoria del Governo dei banchieri, impegnato nel (falso) tentativo mediatico di rilancio dell'economia e dell'occupazione in Italia. Innanzitutto la definizione stessa "mercato del lavoro" sottintende ad una visione di mercificazione del lavoro che noi respingiamo al mittente, in quanto assoggetta i lavoratori

domenica 12 febbraio 2012

VERSO UNA SOCIETA' DEL SINGOLO

Ormai è di moda, negli ultimi mesi, di affrontare in tutte le lingue possibili la crisi globale sotto l’aspetto del posto fisso, libertà di licenziare, di flessibilità in entrata, in uscita e altro ancora.
Ma è mai possibile che nessuno di questi professori, politici e sindacalisti della cerniera, non abbiano cresciuto almeno un figlio? O comprato un chilo di pane o un litro di latte? Perché se si vuole andare verso una società in cui come nucleo viene considerato il singolo, sempre più come una nave alla deriva e in balia dei mercati globali ai più sconosciuti, allora è la strada giusta da intraprendere.
Altrimenti non credo come nessuna banca al mondo possa concedere ad un precario, un mutuo per quattro mattoni in periferia e mettere su una famiglia in grado di essere l’ossatura portante di uno stato democratico.

venerdì 27 gennaio 2012

Lavoro e Famiglia (1)

Non si deve entrare nel merito delle necessità aziendali dettate dal mercato, ma i sacrifici oggettivi che esse comportano, diventano proponibili e accettabili se riescono a coadiuvarsi con le necessità sociali e familiari del lavoratore.
Il raggiungimento dell’ottimizzazione della produttività è sempre percorribile senza che questo provochi necessariamente disagi al lavoratore, inasprendo, inutilmente, le già labili relazioni sindacali.

lunedì 26 dicembre 2011

ABBANDONATE I CALL CENTER!!!


Perché l’Italia è sempre in controtendenza. Me lo sono chiesto varie volte, ed ogni volta mi sono dato la stessa risposta: ci meritiamo quello che siamo o siamo quello che ci meritiamo?

Gli ultimi studi della Banca d’Italia e di vari economisti evidenziano un paradosso tutto italiano, ossia che da trenta anni ad oggi, i giovani tra 15 e 29 anni sono passati da 13 milioni a circa 9 milioni, per cui dovrebbe esserci maggiore offerta di lavoro da parte delle aziende e un maggior salario.
Ciò risulta vero solo in alcuni comparti dell’economia,

mercoledì 14 dicembre 2011

PETIZIONE POPOLARE CONTRO LA DELOCALIZZAZIONE

L'UGL Telecomunicazioni Calabria, in linea con quanto previsto dalla segreteria nazionale, promuove presso i call center e gazebo allestiti nelle piazze dei capoluoghi di provincia, la raccolta di firme contro la delocalizzazione delle attività delle imprese italiane verso l'estero. Tale fenomeno, sempre più crescente, con il solo scopo del profitto, depaupera la professionalità, la qualità dei servizi, mettendo a rischio la privacy dei dati sensibili dei clienti.
Contribuisci con la TUA firma iniandoci il modulo ONLINE, previa compilazione. Scaricalo qui.

DONA ANCHE TU!

 

domenica 11 dicembre 2011

LO SBILANCIAMENTO DELLA MANOVRA. O DELLA CRISI?

Ormai negli ultimi mesi della crisi che incombe sull'Europa, e in particolare sull'Italia, si è letto e si è scritto di tutto e di più. Ma un comune denominatore, per tutti gli editorialisti che si ergono a paladini dell'equità e moralisti delle tasse, su ciò che sarebbe stato opportuno fare (anche per questo governo) è l'interrogativo del perché la manovra non si sia "sbilanciata verso tutti coloro che di sacrifici in tutti questi anni ne hanno fatto poco o nulla".
Ma a questo punto la domanda a tale interrogativo sorge spontanea: