Con il documento sulla riforma del mercato del lavoro riteniamo di aver assistito all'ennesima azione mistificatoria del Governo dei banchieri, impegnato nel (falso) tentativo mediatico di rilancio dell'economia e dell'occupazione in Italia. Innanzitutto la definizione stessa "mercato del lavoro" sottintende ad una visione di mercificazione del lavoro che noi respingiamo al mittente, in quanto assoggetta i lavoratori
martedì 3 aprile 2012
domenica 12 febbraio 2012
VERSO UNA SOCIETA' DEL SINGOLO
Ormai è di moda, negli ultimi mesi, di affrontare in tutte le lingue possibili la crisi globale sotto l’aspetto del posto fisso, libertà di licenziare, di flessibilità in entrata, in uscita e altro ancora.
Ma è mai possibile che nessuno di questi professori, politici e sindacalisti della cerniera, non abbiano cresciuto almeno un figlio? O comprato un chilo di pane o un litro di latte? Perché se si vuole andare verso una società in cui come nucleo viene considerato il singolo, sempre più come una nave alla deriva e in balia dei mercati globali ai più sconosciuti, allora è la strada giusta da intraprendere.
Altrimenti non credo come nessuna banca al mondo possa concedere ad un precario, un mutuo per quattro mattoni in periferia e mettere su una famiglia in grado di essere l’ossatura portante di uno stato democratico.
venerdì 27 gennaio 2012
Lavoro e Famiglia (1)
Non si deve entrare nel merito delle necessità aziendali dettate dal mercato, ma i sacrifici oggettivi che esse comportano, diventano proponibili e accettabili se riescono a coadiuvarsi con le necessità sociali e familiari del lavoratore.
Il raggiungimento dell’ottimizzazione della produttività è sempre percorribile senza che questo provochi necessariamente disagi al lavoratore, inasprendo, inutilmente, le già labili relazioni sindacali.
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