martedì 29 novembre 2011

TRA PASSATO E FUTURO

Secondo Luigi Einaudi, economista e capo dello Stato, non tocca ai capitalisti ma alla collettività, garantire dalla fame i lavoratori. E la pratica di salvare dal fallimento con il denaro pubblico imprese in crisi, lungi dal diminuire la miseria complessiva di una società, ma finisce per aumentarla.
Se in un primo momento possa sembrare di salvare molti individui dalla disoccupazione, in realtà si sottraggono risorse a impieghi per il benessere della collettività e finiscono per distruggere ricchezza, ed è proprio dallo sviluppo abnorme dell’assistenzialismo di Stato che deriva il debito pubblico del nostro Paese.
Significativo è il richiamo all’opera del francese Frederic Bastiat, “Ciò che si vede e ciò che non si vede”, da parte di Einaudi, per porre in risalto le sue tesi liberali. Si propone il capitolo del “Vetro rotto” tratto dal libro medesimo….

lunedì 28 novembre 2011

DOMANDA SULLE PENSIONI.

Mentre il governo pensa di aumentare l'età lavorativa, si può continuare a gestire le crisi aziendali con pensionamenti anticipati?

domenica 27 novembre 2011

22 gennaio 2009 - NUOVO MODELLO CONTRATTUALE: OLTRE L'ACCORDO GIUGNI DEL '93

L' Ugl, insieme alla Cisl e Uil ha firmato a palazzo Chigi l’accordo quadro per la riforma dei modelli contrattuali, l’accordo supera quello del HYPERLINK "http://files.splinder.com/8f4c2802f069e509a0da3222d783c524.pdf"HYPERLINK "http://files.splinder.com/8f4c2802f069e509a0da3222d783c524.pdf"’93 (protocollo Giugni) e introduce alcune novità: durata triennale dei contratti, sia per la parte normativa che per quella economica, più spazio alla contrattazione di secondo livello, inflazione programmata sostituita da un nuovo indice che sarà individuato da un soggetto terzo e non più dal governo, il comparto privato e pubblico vengono messi sullo stesso piano.
L’intesa garantisce la centralità del Contratto nazionale e una maggiore libertà di movimento per la rappresentanza aziendale. In questo nuovo contesto la contrattazione aziendale può rappresentare

sabato 26 novembre 2011

TELECOMUNICAZIONI E MERCATO DEL LAVORO IN CALABRIA

Se ancora ce ne fosse stato bisogno, la crisi finanziaria degli ultimi mesi e le conseguenze da essa derivanti, evidenzia e accentua in maniera preoccupante la difficoltà in cui versa il già labile mondo del lavoro nella nostra regione.
Purtroppo (?) la globalizzazione dei mercati, la mancanza atavica di infrastrutture e una mentalità clientelare, ci ha visto subire cambiamenti in cui non si è avuto la possibilità di esprimere le nostre potenzialità e divenire, al tempo stesso, protagonisti del nostro tempo.
Di certo l’analisi socio economica, passata ed attuale, della nostra regione, in cui l’assistenzialismo di stato insieme al clientelismo politico si è sviluppato e progredito,

LAVORO E CHIESA

"L'attività dei sindacati non ha carattere politico, non deve essere strumento dell'azione di nessuno, di nessun partito politico, per potersi concentrare in modo esclusivo e pienamente autonomo sul grande bene sociale del lavoro umano e degli uomini del lavoro."
PAPA Wojtyla 11/1/03