lunedì 26 dicembre 2011

ABBANDONATE I CALL CENTER!!!


Perché l’Italia è sempre in controtendenza. Me lo sono chiesto varie volte, ed ogni volta mi sono dato la stessa risposta: ci meritiamo quello che siamo o siamo quello che ci meritiamo?

Gli ultimi studi della Banca d’Italia e di vari economisti evidenziano un paradosso tutto italiano, ossia che da trenta anni ad oggi, i giovani tra 15 e 29 anni sono passati da 13 milioni a circa 9 milioni, per cui dovrebbe esserci maggiore offerta di lavoro da parte delle aziende e un maggior salario.
Ciò risulta vero solo in alcuni comparti dell’economia,

mercoledì 14 dicembre 2011

PETIZIONE POPOLARE CONTRO LA DELOCALIZZAZIONE

L'UGL Telecomunicazioni Calabria, in linea con quanto previsto dalla segreteria nazionale, promuove presso i call center e gazebo allestiti nelle piazze dei capoluoghi di provincia, la raccolta di firme contro la delocalizzazione delle attività delle imprese italiane verso l'estero. Tale fenomeno, sempre più crescente, con il solo scopo del profitto, depaupera la professionalità, la qualità dei servizi, mettendo a rischio la privacy dei dati sensibili dei clienti.
Contribuisci con la TUA firma iniandoci il modulo ONLINE, previa compilazione. Scaricalo qui.

DONA ANCHE TU!

 

domenica 11 dicembre 2011

LO SBILANCIAMENTO DELLA MANOVRA. O DELLA CRISI?

Ormai negli ultimi mesi della crisi che incombe sull'Europa, e in particolare sull'Italia, si è letto e si è scritto di tutto e di più. Ma un comune denominatore, per tutti gli editorialisti che si ergono a paladini dell'equità e moralisti delle tasse, su ciò che sarebbe stato opportuno fare (anche per questo governo) è l'interrogativo del perché la manovra non si sia "sbilanciata verso tutti coloro che di sacrifici in tutti questi anni ne hanno fatto poco o nulla".
Ma a questo punto la domanda a tale interrogativo sorge spontanea:

mercoledì 7 dicembre 2011

ERGA OMNES (questo strano individuo...)


Il contratto collettivo nazionale di lavoro nacque il 21 aprile 1927 con la promulgazione della carta del lavoro approvata dal gran consiglio del fascismo, acquisendo solo dal 1941 valore giuridico.
E’ stipulato congiuntamente tra aziende e rappresentanze sindacali ed è composto da una parte normativa e da una parte obbligatoria, determinando i rapporti reciproci tra le parti in maniera vincolante e generalizzata.
Di conseguenza è inderogabile e ne usufruiscono tutti i lavoratori (erga omnes) e per la cui efficacia, in base all' articolo 39 della Costituzione,

LA DOMANDA SORGE SPONTANEA. (1)


La ristrutturazione del sistema pensionistico, dal retributivo al contributivo per tutti, in cui si “dovrebbe” lavorare sino a 66/70 anni di età o 42/46 anni di contributi, porterà inevitabilmente ad un aumento dei costi per le aziende, sia sotto il profilo delle retribuzione che di quello della produttività (una persona a 65/68 anni non produrrà come una di 37/42 anni).
Quali strumenti si metteranno in atto per far si che tutte quelle aziende che dichiareranno esuberi e/o ristrutturazioni, si possano liberare di tutta quella forza lavoro dai 60 anni in su?

giovedì 1 dicembre 2011

SE LA FORZA DEL SINDACATO FOSSERO LE IDEE, IL CONFRONTO, L'EVOLVERSI.

Se ciò venisse tradotto nella realtà, i maggiori beneficiari diventerebbero quei soggetti che nel mondo del lavoro risultino essere da sempre complementari: lavoratori e imprese.
Negli ultimi tempi, l’evoluzione del mercato sta evidenziando la debolezza delle nostre imprese, abituate in un sistema di commesse garantite che sta implodendo.
In tale contesto non occorrono scontri a tutti i costi

martedì 29 novembre 2011

TRA PASSATO E FUTURO

Secondo Luigi Einaudi, economista e capo dello Stato, non tocca ai capitalisti ma alla collettività, garantire dalla fame i lavoratori. E la pratica di salvare dal fallimento con il denaro pubblico imprese in crisi, lungi dal diminuire la miseria complessiva di una società, ma finisce per aumentarla.
Se in un primo momento possa sembrare di salvare molti individui dalla disoccupazione, in realtà si sottraggono risorse a impieghi per il benessere della collettività e finiscono per distruggere ricchezza, ed è proprio dallo sviluppo abnorme dell’assistenzialismo di Stato che deriva il debito pubblico del nostro Paese.
Significativo è il richiamo all’opera del francese Frederic Bastiat, “Ciò che si vede e ciò che non si vede”, da parte di Einaudi, per porre in risalto le sue tesi liberali. Si propone il capitolo del “Vetro rotto” tratto dal libro medesimo….

lunedì 28 novembre 2011

DOMANDA SULLE PENSIONI.

Mentre il governo pensa di aumentare l'età lavorativa, si può continuare a gestire le crisi aziendali con pensionamenti anticipati?

domenica 27 novembre 2011

22 gennaio 2009 - NUOVO MODELLO CONTRATTUALE: OLTRE L'ACCORDO GIUGNI DEL '93

L' Ugl, insieme alla Cisl e Uil ha firmato a palazzo Chigi l’accordo quadro per la riforma dei modelli contrattuali, l’accordo supera quello del HYPERLINK "http://files.splinder.com/8f4c2802f069e509a0da3222d783c524.pdf"HYPERLINK "http://files.splinder.com/8f4c2802f069e509a0da3222d783c524.pdf"’93 (protocollo Giugni) e introduce alcune novità: durata triennale dei contratti, sia per la parte normativa che per quella economica, più spazio alla contrattazione di secondo livello, inflazione programmata sostituita da un nuovo indice che sarà individuato da un soggetto terzo e non più dal governo, il comparto privato e pubblico vengono messi sullo stesso piano.
L’intesa garantisce la centralità del Contratto nazionale e una maggiore libertà di movimento per la rappresentanza aziendale. In questo nuovo contesto la contrattazione aziendale può rappresentare

sabato 26 novembre 2011

TELECOMUNICAZIONI E MERCATO DEL LAVORO IN CALABRIA

Se ancora ce ne fosse stato bisogno, la crisi finanziaria degli ultimi mesi e le conseguenze da essa derivanti, evidenzia e accentua in maniera preoccupante la difficoltà in cui versa il già labile mondo del lavoro nella nostra regione.
Purtroppo (?) la globalizzazione dei mercati, la mancanza atavica di infrastrutture e una mentalità clientelare, ci ha visto subire cambiamenti in cui non si è avuto la possibilità di esprimere le nostre potenzialità e divenire, al tempo stesso, protagonisti del nostro tempo.
Di certo l’analisi socio economica, passata ed attuale, della nostra regione, in cui l’assistenzialismo di stato insieme al clientelismo politico si è sviluppato e progredito,

LAVORO E CHIESA

"L'attività dei sindacati non ha carattere politico, non deve essere strumento dell'azione di nessuno, di nessun partito politico, per potersi concentrare in modo esclusivo e pienamente autonomo sul grande bene sociale del lavoro umano e degli uomini del lavoro."
PAPA Wojtyla 11/1/03